Esercizio della regalia della caccia
Lettera aperta al consigliere federale Sommaruga
La nuova legge sulla caccia crea delle regole chiare per la regolamentazione di specie protette da parte dei guardacaccia cantonali e aumenta così la sicurezza per animali, natura e persone. Promuove anche la biodiversità grazie al sostegno federale per gli habitat naturali della fauna selvatica. CacciaSvizzera, Unione Svizzera dei Contadini, Gruppo svizzero per le regioni di montagna e ulteriori numerose organizzazioni e istituzioni sostengono gli adeguamenti.
Il 24 agosto 2016 il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla revisione parziale della legge sulla caccia. In futuro, determinate specie protette che generano conflitti potranno essere regolate se, nonostante le misure di prevenzione, provocano danni ingenti o rappresentano un pericolo concreto per l’uomo. La consultazione si concluderà il 30 novembre 2016.
Di seguito si trova la presa di posizione di CacciaSvizzera a questa revisione parziale.
Ai sensi della Strategia energetica 2050, in Svizzera l’energia eolica dovrà essere sviluppata enormemente per raggiungere una produzione annua di 6 TWh (pari al 10% del fabbisogno elettrico attuale). Sarà possibile aumentare di sessanta volte l’attuale produzione solo coinvolgendo nella progettazione degli impianti anche i boschi e altri territori sensibili. Questo non comporterà solo l’aumento del potenziale conflittuale con la popolazione interessata e con la tutela del paesaggio, ma si inaspriranno ulteriormente soprattutto le conseguenze, già oggi negative, sulla fauna.
In generale sottolineiamo che CacciaSvizzera si occupa, principalmente, di tutelare gli interessi venatori in Svizzera. Ne deriva che la nostra opinione in merito alla caccia all'estero è da considerarsi parziale.
Nel gennaio 2013, CacciaSvizzera ha pubblicato alcune raccomandazioni sull'impiego di fotocamere per la selvaggina, sottolineando espressamente l'importanza di rispettare la legge sulla protezione dei dati. In risposta alla semplice richiesta del consigliere nazionale Rossini del 12/02/2014, il Consiglio federale ha annunciato di voler vietare le fotocamere per la selvaggina a scopi venatori nella prossima modifica dell'Ordinanza sulla caccia.
Con il brand Royal Fox, Simon e Fabienne Gygax lanciano un nuovo segnale contro le pellicce d’importazione e contro il maltrattamento degli animali.
Il Consiglio federale ha pubblicato l'ordinanza riveduta in consultazione.
Ordinanza dell’USAV (Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria) che istituisce provvedimenti contro la propagazione della peste suina africana nel traffico con Stati membri dell’Unione europea, Islanda e Norvegia
Modificazioni del 17 ottobre 2018
La stragrande maggioranza della popolazione svizzera è dell'opinione che in questo paese la caccia sia praticata in maniera sostenibile e nel rispetto di leggi a tutela degli animali. La caccia risulta utile ai fini della biodiversità e della prevenzione dei danni nei boschi e nei campi. CacciaSvizzera è soddisfatta dei risultati positivi di un sondaggio rappresentativo ed è consapevole dell’impegno che ne deriva.
I casi di peste suina africana (PSA) sono in aumento: da alcuni anni in numerosi Paesi dell’Europa dell’est si riscontrano con frequenza casi di PSA nei suini domestici e nei cinghiali, e la malattia si sta diffondendo sempre più verso ovest.
I droni sono utilizzati sempre più spesso e per vari scopi, inoltre si addentrano in zone dove finora c’era poco o nessun disturbo. Gli uccelli e gli altri animali selvatici possono percepire i droni come una minaccia che li stressa, li spinge a fuggire o li provoca ad attaccare.
Il 4 marzo 2022, il Consiglio federale ha presentato il suo controprogetto indiretto all'iniziativa sulla biodiversità.In considerazione del fatto che la Svizzera è uno dei Paesi europei che dedica la minore attenzione alla protezione delle sue risorse naturali e del patrimonio edilizio, la risposta del controprogetto all’acuta crisi della biodiversità, alla perdita di paesaggio e al deterioramento della cultura edilizia è nettamente insufficiente.
In Svizzera, l'uso di silenziatori integrati o montati è proibito secondo l'art. 2 § 2 lit. i dell’ordinanza sulla caccia. In Finlandia, Norvegia, Svezia e Scozia, invece, durante la caccia si spara con i silenziatori. Nel Regno Unito, il loro uso è addirittura obbligatorio per i guardiacaccia e le guardie forestali.
CacciaSvizzera ha avuto l’opportunità di collaborare al nuovo concetto di gestione del castoro e di esprimere la propria posizione in merito alla bozza proposta.
CacciaSvizzera sta intraprendendo numerosi sforzi per garantire la biodiversità in Svizzera oggi e nel futuro. Il castoro deve essere riconosciuto come parte della fauna svizzera qualora entri nel paese volontariamente e ripopoli i suoi biotopi in modo naturale. La densità di popolazione e lo sfruttamento agricolo conducono sempre più spesso a conflitti con il castoro. Tale circostanza deve essere accettata se si desidera che i castori possano vivere “liberamente” in Svizzera.
Trovate qui la posizione di CacciaSvizzera concernente la revisione dell'ordinanza sulla caccia, specialmente per la regolazione della popolazione del lupo.
Le due proposte di strategia sono estremamente complesse e, soprattutto, eccessivamente regolamentate rispetto a quelle attualmente applicabili; esse non permettono di attuare gli interventi necessari e ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo di regolamentare le popolazioni dei grandi predatori, come il lupo e la lince, fissato dall’articolo 4 dell’Ordinanza sulla caccia.
Il 3 gennaio un giovane lupo è stato trovato morto nei pressi di Tamins. Indagini hanno dimostrato che il lupo è stato colpito con un'arma a proiettile. L'autore è ancora sconosciuto. CacciaSvizzera si impegna contro qualsiasi uccisione illegale di animali selvatici. Questo vale in particolare per animali protetti, come lupi, linci ed orsi.
Cliccando sul link vi porterà direttamente al video sulla legge sulla pianificazione del territorio.
Zofingen, 28.01.2013 / La Conferenza dei presidenti di CacciaSvizzera dice SÌ alla legge revisionata sulla pianificazione del territorio. L’espansione urbana incontrollata che ha colpito sempre più la Svizzera negli ultimi decenni ha comportato una riduzione considerevole dei biotopi naturali per gli animali selvatici. La conseguente frammentazione del paesaggio aperto minaccia, inoltre, la biodiversità genetica di numerose specie animali. Alla tutela del paesaggio deve essere garantita una priorità notevolmente maggiore. E’ necessario porre un freno all’edificazione esagerata del paesaggio aperto. Le aree edificabili esistenti devono essere sfruttate in maniera più ottimale al fine di ridurre il fabbisogno di terreno per nuove costruzioni. La revisione colma importanti lacune della legge sulla pianificazione del territorio attualmente in vigore e pone le premesse necessarie al fine di raggiungere questo obiettivo. I piani direttori cantonali vengono rafforzati, la concretizzazione delle disposizioni, dei termini e delle sanzioni rappresenta una base fondamentale per l’implementazione efficace della legge. Per tali ragioni, CacciaSvizzera dice SÌ alla revisione della legge sulla pianificazione del territorio!